Nel mese di dicembre 2011, Alberto insieme ai suoi colleghi Caterina, Ilaria, Cristina, Paolo, Luigi e Giovanni, sono riusciti a raccogliere circa 3000 euro che hanno deciso di destinare all’acquisto di zanzariere; il progetto era che Alberto a gennaio avrebbe acquistato direttamente in Mali le zanzariere e le avrebbe distribuito nei villaggi dove si recava per la realizzazione dei pozzi.
“ … pensando ad un nuovo progetto abbiamo cercato qualcosa di molto concreto, di risolutivo, di essenziale… la sanità; sapendo che nell’Africa sub-sahariana la prima causa di morte è la malaria abbiamo cominciato a documentarci. In un articolo trovato sul sito dell’UNICEF abbiamo letto che ogni trenta secondi nel mondo un bambino muore di malaria: soltanto polmonite e diarrea mietono più vittime, in età infantile. La malaria infetta ogni anno almeno 300 milioni di persone, ed è la seconda malattia al mondo per tasso di mortalità dopo la tubercolosi. Oltre il 90% della mortalità infantile da malaria si concentra in Africa, e non a caso: malnutrizione, scarso accesso ai farmaci e carenze igieniche moltiplicano il rischio di cadere vittima di un morbo che è stato definito da molti come “la malattia della povertà. Documentandoci abbiamo “scoperto” che la malaria è pericolosa soprattutto per i bambini piccoli e le donne incinta e che in certe situazioni l’unica protezione è la prevenzione di tipo “meccanico” tramite le zanzariere, perché non esistono vaccini…”
E in effetti poi Alberto con gli altri 2 soci appena arrivato in Mali ha acquistato le zanzariere ed ha provveduto alla loro distribuzione anche grazie all’aiuto di Caterina e Leonardo, 2 amici residenti in Mali che lavorano in una ONLUS italiana. Tornati dal Mali i 3 soci ci hanno riferito che l’esperienza è stata molto positiva, che in alcuni casi le persone del villaggio nemmeno sapevano che la “palù” (malaria) era indotta dalla puntura di un insetto, e che la distribuzione delle zanzariere è stata percepita come vitale nei villaggi; insomma un progetto da rifare magari su scala più grande.