Durante una delle consuete trasferte a Calcutta, a gennaio 2011, i soci Luconlus hanno visitato due centri della Ong indiana Offer (Organization for Friends Energy and Resources), nella periferia sud della città.
Nel primo, il Centro Anandaghar (La casa della gioia), si curano e assistono bambini sieropositivi o portatori del virus Aids. Nel secondo, il centro Apanjan, si dà una residenza e si assistono bambini di strada affetti da handicap fisici e mentali. Sono tutti orfani o abbandonati.
I soci hanno incontrato e parlato a lungo con il fondatore e direttore dei due centri, KallolGhosh, che viene spesso in Italia e ha anche ricevuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, un riconoscimento per il suo lavoro. L’impressione è stata quella di un’organizzazione e di persone molto serie e professionali, molto attente nel seguire tutti i bambini. I bilanci della Offer sono certificati dalla Deloitte. Una serietà dimostrata anche dalla lunga lista d’attesa, ci sono più di cento bambini nelle strade di Calcutta pronti ad essere ammessi ad Anandaghar.
In particolare il progetto Anandaghar ha bisogno di infermiere specializzate che seguano con grande cautela i bambini così vulnerabili. Un bambino sieropositivo comporta all’Ong Offer una spesa di circa 1.300 euro l’anno.
Dal 2011, come specificato nei bilanci annuali, Luconlus sostiene i centri Offer, consolidando ormai il rapporto con il direttore Kallol Ghosh, che stimiamo profondamente per l’impegno e l’amore che dedica a tutti i bambini e ragazzi che vivono nelle strutture. Durante tutti questi anni, oltre agli associati Luconlus che ogni anno si recano in India per monitorare i progetti, si sono affiancati anche amici e parenti che hanno potuto conoscere di persona queste realtà ma soprattutto i giovani “ospiti” con i quali, seppure per poco tempo, hanno condiviso momenti di svago e gioco.