Dei progetti che la Luconlus ha avviato da quando è stata costituita, quello della collaborazione con la Spes contra Spem ha nel corso del tempo acquistato un significato sempre più “speciale”.
Abbiamo conosciuto il fondatore della cooperativa, Luigi Vittorio Berliri, e nel corso del nostro primo incontro tutti noi di Luconlus siamo rimasti profondamente colpiti dalla passione l’entusiasmo e la profonda attenzione che rivolge ai ragazzi, giovani e meno giovani, che assiste ed aiuta. Da diverso tempo, pur operando in zone del mondo particolarmente bisognose di sostegno come l’Africa e l’India, abbiamo sentito il bisogno – sollecitati anche dalle richieste dei nostri associati ed amici – di cercare di intervenire anche in Italia.
Ed ecco che nella primavera del 2011, in occasione del consueto pic-nic di raccolta fondi, abbiamo deciso di destinare l’intero ricavato alla Spes contra Spem affinchè utilizzasse la somma per portare in vacanza per una settimana, i ragazzi ospiti della casa famiglia l’Approdo, che così viene presentata sul sito della cooperativa:
“La casa famiglia Approdo nasce nel 2006 dopo che, l'”esigenza” della nostra cooperativa, diventò quella di dare un porto sicuro ai tanti ragazzi adolescenti che faticavano a trovare “casa” o perché scappati dai loro paesi in guerra, o perché, per problematiche varie, non avevano luogo in cui vivere dignitosamente. L’Approdo è ancora oggi una casa famiglia per minori in difficoltà. A questi minori, noi di Spes contra spem cerchiamo di restituire la possibilità di sognare e di poter nuovamente credere in un futuro migliore.“
Nel corso dell’inverno 2011, durante un fantastico pranzo di cucina multietnica, abbiamo conosciuto tutti i ragazzi ospiti dell’Approdo e da allora è stato per noi del tutto naturale proseguire in un sostegno che non si esaurisse solo nel “finanziare” alcune necessità: come le spese per il dentista o il corso di pizzaioli per 2 ragazzi del Bangladesh, oppure l’acquisto di pc e di armadi per la casa (in allegato le belle lettere che la Spes ci ha inviato), ma andasse oltre.
Federico, uno dei coordinatori della Spes, nel rispondere alla nostra domanda “che genere di volontari potrebbero esservi utili?” ha scritto:
“Infine, abbiamo bisogno di Amici, di qualcuno che abbia piacere di vivere la nostra comunità in maniera totalmente disinteressata, di sostenerci nei momenti difficili, di divertirsi insieme a noi, di confrontarsi, di entrare a far parte della famiglia.”
Dal mese di dicembre 2011 alcuni associati hanno iniziato ad offrire lezioni settimanali di italiano ai ragazzi stranieri ospiti della casa, agli associati si sono aggiunti nuovi amici: Chicca, Ilaria, Michela e Giovanna.
Nella primavera 2012 abbiamo organizzato due partite di calcio alle quali i ragazzi (e non solo loro!) hanno partecipato con entusiasmo.
Altre partite sono seguite ma non solo calcio! I ragazzi sono stati anche introdotti all’attività podistica partecipando nel 2013 alla corsa di Miguel ed alla corseggiata Pumais.
Abbiamo capito che soddisfare i bisogni primari di una comunità, principio ispiratore dei progetti che di volta in volta valutiamo, significa anche sostenere nel senso più ampio del termine, condividendo ciò che anima la attività della Spes contra Spem accogliere le persone in stato di disagio nella loro ricchezza e unicità, accompagnarle nella loro fragilità infondendo affetto e fiducia, assicurando il sostegno nella debolezza e nelle difficoltà, e rimuovendo gli ostacoli che ognuno incontra sul proprio cammino, affinché possa giungere a esprimersi secondo le proprie potenzialità, manifestando le ricchezze e i doni particolari propri.
Crediamo che oggi l’importante sia “imparare a sperare”.